Parlare di se stessi, non è facile, e io cosa posso dire di me? Amo l'Arte in tutte le sue forme,pittura, scultura, musica...Tutto quello che fa bene agli occhi,alle orecchie e al cuore fa parte integrante della mia vita e del mio modo di vivere. Ho chiamato questo mio blog "I sentieri dell'Arte", proprio perchè su questi "viottoli" incantati possiamo trovare tante piccole cose che ci riconciliano con il mondo intorno...almeno così è per me! Mi basta guardare un quadro o ascoltare un po' di buona musica per ritrovare la serenità, e non è necessario che questi siano un Renoir o una sonata di Mozart, basta che siano delle belle cose da vedere e da ascoltare. Spero di condurvi nel mio mondo nel miglior modo possibile...Patrizia

Lettori fissi

25 agosto 2010

Decorazione: "giocare" con le pietre...e i pennelli !







OMAGGIO AD ANTONIO CIOCI MAESTRO DEL COMMESSO FIORENTINO


Vassoio in terracotta con bassorilievi e imitazioni marmoree (dimensioni cm.54x38)






Questa è stata una delle opere che finora mi ha impegnata di più, iniziata a marzo 2009 per essere pronta a maggio 2010 per la Certificazione DI (Découpage Italia) . La passione che da sempre nutro per la storia dell'arte mi porta ad approfondire lo studio di tecniche del passato ed artisti purtroppo poco conosciuti. Uno di questi è Antonio Cioci che assieme al figlio Leopoldo, fu tra i più geniali modellisti per il commesso fiorentino, degno erede del grande Giuseppe Zocchi, maestro apprezzato alle corti di tutta Europa; riuscì a creare, fra il 1792 e il 1797, delle opere per la realizzazione di alcuni tra i più bei capolavori in marmo e pietre dure che si possono ammirare a Firenze alla Galleria Palatina e all'Opificio delle Pietre Dure. Perchè il modello su tela? Semplicemente perchè serviva da guida per il soggetto da andare ad intarsiare e per abbinare i marmi e le varie pietre ai colori corrispondenti dei soggetti dipinti , in poche parole prima nasceva il quadro e poi il commesso! L'immagine che ho usato sul mio vassoio, tagliata, scomposta e ricomposta per una composizione ottimale è proprio un'opera di Antonio Cioci realizzata poi in commesso di pietre dure da lui stesso, che oltre ad essere un ottimo disegnatore e pittore, è stato tra i pochissimi artisti, se non l'unico, a realizzare personalmente la trasposizione dal quadro in intarsio. Di solito il cartone o la tela con il lavoro veniva portato ai valentissimi artigiani fiorentini il cui nome ,purtroppo, rimane sconosciuto (le maestranze dell'Opificio restavano nell'anonimato...) .L'opera che ho scelto raffigura una collezione di vasi romani, che nell'originale del Cioci è realizzato su porfido rosso egiziano. Proprio quel porfido che l'anno scorso ho presentato come tecnica pittorica ai corsi di Castellabate (bellissima località sulla Costiera Cilentana in provincia di Salerno) per Découpage Italia, l’Associazione Italiana di Découpage, di cui mi onoro di far parte. Il lavoro è iniziato proprio dall'imitazione in pittura della base in porfido (faux finish), dopo aver naturalmente preparato accuratamente tutta la base, carteggiato e ripulito tutti i bassorilievi che si presentavano alquanto "sporchi" da cottura.Dopo aver dipinto il porfido (marmo di cui parlerò prossimamente) ho ricomposto l'immagine ritagliata nei minimi particolari ( da notare i tralci di convolvolo) eliminato parti e aggiunto soggetti in posizioni non originali, e incollato il tutto alla base in porfido.Ho iniziato le verniciature e le carteggiature che si sono protratte per mesi e di cui ho perso il conto, fino a quando la superficie non è stata completamente liscia. Dopo di che sono passata alla finitura della cornice a bassorilievo imitando l'avorio antico. Dipingendo e ombreggiando tutte le parti da mettere in evidenza e dando la caratteristica coloritura della zanna antica. Ho dorato a foglia e oro zecchino i particolari e le cornici interne ed esterne.Sul retro ho imitato in pittura un marmo bianco rosato e delicatamente venato, verniciato , lucidato e poi cerato a dovere.Il perchè di un abbinamento di materiali così diversi tra loro può sembrare azzardato, ma tutto ciò ha invece una spiegazione logica e storica insieme. Sono partita dal fatto che il lavoro del Cioci rappresenti una collezione di antichi vasi romani e proprio a Roma si crearono degli oggetti stupendi scolpiti nel porfido incastonati in cornici di avorio e montati su marmi pregiati! Lo testimoniano alcuni ritratti imperiali che si possono ammirare ai Musei Capitolini a Roma.Un gran lavoro, anche di ricerca, che mi ha appassionato molto e che mi ha dato la grande gioia e soddisfazione di ricevere in Certificazione Découpage Italia, un'altra coccarda rossa, massima qualifica per un découper!